Il mondo con la esse davanti
 Estensioni supersimmetriche del modello standard
di Andrea Romanino
 a.
 a.Le particelle del modello standard (suddivise in bosoni e fermioni) e i loro rispettivi s-partner.
 b.
b.Simulazione di produzione di particelle supersimmetriche in Lhc, come sarebbe vista da uno dei rivelatori (Atlas). Le linee rappresentano tracce lasciate nel rivelatore dalle particelle prodotte nell’evento, in particolare quelle derivanti dalla immediata disintegrazione delle particelle supersimmetriche.
La soluzione di alcuni dei problemi che richiedono una nuova fisica oltre il modello standard, come la predominanza della materia sull’antimateria nell’universo conosciuto o l’origine della massa dei neutrini, potrebbero risiedere a quelle energie, non lontano da una teoria unificata delle forze conosciute. Inoltre, le predizioni della supersimmetria combaciano perfettamente con quelle delle teorie di grande unificazione, che prevedono che almeno tre (la forza elettromagnetica, debole e forte) delle quattro forze fondamentali della natura non siano altro che aspetti diversi di una sola forza unificata. Quest’ultima idea è particolarmente seducente non solo per eleganza e livello di comprensione profonda che consente in termini, ancora, di simmetrie, ma anche perché permette di capire in un sol colpo le caratteristiche quantitative delle forze tra le particelle descritte dal modello standard, un risultato che è difficile immaginare essere casuale. E che trova, come già detto, piena conferma nella supersimmetria, in cui l’intensità delle tre interazioni del modello standard può essere estrapolata e risulta essere precisamente la stessa all’energia della scala della grande unificazione, ossia dell’ordine di 1016 GeV, un altro risultato difficile da ignorare. Infine, un aspetto molto apprezzato della supersimmetria è la possibilità di spiegare la natura della materia oscura (vd. Dietro le quinte del'universo, ndr). La coerenza sperimentale della teoria avrebbe infatti come conseguenza la stabilità di uno dei partner supersimmetrici, che in tal caso pervaderebbe il nostro universo e potrebbe costituirne, appunto, la materia oscura. Vediamo dunque che le motivazioni a favore della supersimmetria sono molteplici e convincenti. Non sorprende che, dopo la scoperta del bosone dei Higgs, la supersimmetria sia finita in cima alla lista dei “ricercati” dai fisici delle particelle. Va detto che il primo periodo di funzionamento di Lhc (dal 2008 al 2013) non ha portato alla cattura di particelle supersimmetriche né di altri candidati alla soluzione del problema della naturalezza. Questo ha portato alcuni teorici a speculare sulla fondatezza dell’argomento di naturalezza alla base della fiducia nella scoperta di nuove particelle in Lhc. Sebbene questa considerazione sia prematura, è già chiaro che, se l’argomento di naturalezza un giorno venisse a cadere, ci ritroveremmo di fronte a un paradosso, la cui spiegazione diventerebbe il tema centrale della nostra ricerca. La sua soluzione potrebbe richiedere un cambio radicale di paradigma, l’utilizzo, ad esempio, di considerazioni antropiche rese possibili dal multiverso ipotizzato da alcuni fisici teorici (secondo cui il nostro è solo uno dei molti universi paralleli possibili, vd. anche approfondimento in Asimmetrie n. 14 In bilico). Nonostante ciò, la teoria della supersimmetria potrebbe avere lo stesso un ruolo importante. Potrebbe, infatti, permettere di confermare l’unificazione delle forze e di spiegare l’origine della materia oscura. Sarebbe comunque compatibile con altre idee convincenti sulla fisica oltre il modello standard, riguardanti ad esempio l’origine delle masse dei neutrini. E potrebbe condurre, sulla base, questa volta, del successo sul fronte della materia oscura e dell’unificazione, a possibili segnali negli acceleratori futuri.
Biografia 
Andrea Romanino è professore ordinario alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa). Ha condotto ricerche alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Università di Oxford, al Cern di Ginevra e al Fermilab di Chicago.
Link
http://particleadventure.org/supersymmetry.html
 http://home.web.cern.ch/about/physics/supersymmetry 
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